Direte “Ma che scuola è se non si legge e non si scrive?”. Ve lo spiega Il ladro di numeri, un viaggio nel mondo digitale frutto di una sperimentazione formativa tra impresa e scuola. Il libro infatti è lo strumento didattico legato al progetto “Dal coding alla saggezza digitale”: un percorso orientativo e formativo di ampio respiro, iniziato nel 2015, tra Loccioni e le scuole primarie e secondarie del territorio, nel quale la formazione delle future generazioni si arricchisce in impresa attraverso l’impegno ad approfondire nuovi concetti e nuovi metodologie da parte degli insegnanti.
Il libro propone un’introduzione gentile all’informatica. Con un approccio creativo e innovativo, si presentano i concetti base del linguaggio informatico, attraverso racconti e schede operative, mettendo in correlazione narrazione e codici. Undici sono le storie scritte per coinvolgere il gruppo-classe, per essere animate e dibattute, sviluppando senso critico e pensiero sistemico. Si parla di castori, cappelli, pappagalli, gnomi, sortilegi e montagne incantate, ma in realtà si svelano numeri, logica, algoritmi, codici, programmi, reti. Un vero proprio mondo fatto su misura per i più piccoli, ma ad uso dei grandi, per farli entrare in modo adeguato in argomenti spesso considerati ostici e non sufficientemente apprezzati e conosciuti. Il libro si apre con la prefazione di Bruno Lamborghini, vice presidente dell’AICA (Associazione Italiana per l’informatica e il Calcolo Automatico), ed è illustrato con i disegni realizzati dagli alunni di alcune scuole della Vallesina, nelle Marche.
Norberto Patrignani è docente di Computer Ethics alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino e di Informatica Generale all’Università Cattolica di Milano, Expert per la EU Commission a Bruxelles, DG Science & Society e per ERC (European Research Council).
Mirella Mazzarini, laureata in pedagogia, specializzata in scienza e storia della letteratura italiana, ha vissuto l’esperienza della scuola in qualità di docente e di dirigente scolastico. Attualmente fa parte della rete Silverzone Loccioni collaborando ai progetti dell’”Impresa per tutte le età”.
Daniela Cappelletti è la direttrice dei tre centri di Ivrea dell’Agenzia Formativa CIAC per la formazione professionale, una società consortile nata dalla volontà di aziende, associazioni di categoria, comuni, comunità montane, di recuperare e coordinare fra loro le diverse tradizioni formative.