Questo libricino è stato scritto ascoltando e trascrivendo i racconti di nonno Domenico.
Sono immagini e ricordi della sua vita in campagna: l’infanzia, la giovinezza; frammenti di un tempo di cui è stato protagonista e di cui ci fa dono. Ci sono modi di dire, proverbi, storielle, le ricette di nonna Delfina e un piccolo glossario che ci trasporta in quel tempo, in quel luogo. Questo libro è un dono: dai nonni ai nipoti, dai figli ai genitori, da una famiglia a tutte le famiglie, alla comunità. Infatti attraverso gli occhi e i racconti di Domenico, che possono essere quelli di molti nonni di questa terra, scopriamo com’era la vita dei contadini nella prima metà del ‘900, nella Valle di San Clemente, un fazzoletto di terra a cavallo tra le province di Ancona e Macerata, nelle Marche. Nella sua quotidianità, nel suo lavoro e nei suoi insegnamenti ci sono i semi di storie future. Uno di questi fa germogliare da quella cultura contadina un modo nuovo e unico di lavorare. Dall’attività agricola nasce l’impresa della conoscenza, che scende a valle, oltrepassa i confini dell’Italia, dell’Europa, fa il giro del mondo, portandosi dietro sempre quei semini, per far crescere qualcosa di buono. Infine torna in quella valle, con esperienze e valori da condividere, con semi nuovi per generare nuove storie, e con in testa sempre le parole di nonno Domè:
“Qualcosa ho fatto bene qualcò male. Bisogneria ‘rpassacce. Accontentamoce.”